
Questi sensori "ascoltano con la luce" per proteggere l'Europa dal sabotaggio sottomarino
La tecnologia olandese scaleup Optics11 ha lanciato un sistema di monitoraggio subacqueo che utilizza le onde luminose per” ascoltare " la presenza di oggetti estranei.
Chiamato OptiBarrier, il sistema è in grado di rilevare sottomarini nemici, droni e navi di superficie fino a 150 km di distanza, senza rivelare la propria posizione.
"Ascoltiamo con luce", ha detto il CEO della società, Paul Heiden, a TNW. "Ciò significa che la nostra tecnologia è completamente inosservabile e non può essere inceppata.”
Il metodo standard per ascoltare sott'acqua è attraverso i campi elettromagnetici. I dispositivi emettono impulsi elettromagnetici e rilevano la presenza di un oggetto, come una nave o un sottomarino, in base alle onde che rimbalzano. Funziona, ma è rilevabile dalle navi nemiche e può essere bloccato.
OptiBarrier ha un approccio diverso. Le onde sonore — come quelle di una nave o di un sottomarino di passaggio-causano piccoli cambiamenti di pressione nei sensori a fibra ottica sottomarini, alterando il modo in cui la luce si muove.
Questi cambiamenti minuti vengono trasmessi via cavo a terra. Lì, un software specializzato interpreta i disturbi, trasformando gli impulsi fotonici in dati acustici significativi.
Secondo Heiden, il sistema confronta automaticamente il rumore con un ampio database militare di suoni della nave. "Dal solo schema sonoro, possiamo spesso dire che tipo di nave si sta avvicinando. In alcuni casi, possiamo identificare la marca e il modello esatti", ha detto.
Questo livello di intelligence potrebbe dare alle marine e alle autorità costiere un importante vantaggio tattico, offrendo avvisi precoci di minacce in avvicinamento pur rimanendo invisibili al nemico.
OptiBarrier è già stato testato presso il Seabed Security Experimentation Centre (SeaSEC) a L'Aia, Paesi Bassi. La società prevede di lanciarlo in Europa prima, ma è silenzio-silenzio sulla tempistica.
Il sistema viene lanciato in un contesto di crescenti preoccupazioni per la sicurezza marittima. Dall'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, i timori si sono intensificati sulla vulnerabilità delle infrastrutture sottomarine come cavi sottomarini, parchi eolici offshore e gasdotti.
La guerra e le più ampie tensioni geopolitiche stanno spingendo i governi europei a investire nella tecnologia di difesa marittima, incluso l'impiego di droni autonomi di sorveglianza oceanica e la costruzione di nuovi sottomarini.
Optics11 ha anche sviluppato un secondo prodotto, OptiArray, su misura per sottomarini e droni subacquei. Utilizzando la stessa tecnologia in fibra ottica, questa versione non è progettata per il fondo marino, ma come un'antenna montata direttamente sull'esterno della nave. Consente a questi veicoli subacquei di rilevare le minacce nelle vicinanze pur rimanendo completamente inosservabili.
La Royal Netherlands Navy sta già testando OptiArray e prevede di integrarlo nella sua nuova classe di sottomarini, prevista per il lancio nel 2032.
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