Rostec ha avviato la produzione di server con un sistema di raffreddamento innovativo

Rostec ha avviato la produzione di server con un sistema di raffreddamento innovativo

      La corpora statale Rostec, attraverso la sua holding "Rosele", ha iniziato la produzione in serie di complessi computazionali ad alte prestazioni con un sistema avanzato di raffreddamento a liquido. Queste soluzioni sono destinate al funzionamento e all'addestramento di potenti reti neurali, e il loro principale vantaggio è una notevole riduzione del consumo energetico e una maggiore compattezza rispetto ai tradizionali data center.

      Al posto di ventilatori e radiatori, nei nuovi server si utilizza un raffreddamento liquido immersivo. L’attrezzatura viene inserita in un apposito dielectrico, che dissipa efficacemente il calore senza interferire con il funzionamento dell’elettronica. Questo consente di collocare i componenti molto più densamente, riducendo lo spazio dei data center di 3–5 volte.

      Ma la cosa più importante è che questo sistema è molto più economico. Rispetto al raffreddamento ad aria, riduce i costi energetici del 30–50%, cosa particolarmente importante per grandi data center che consumano enormi volumi di elettricità. Inoltre, il dielectrico utilizzato nel sistema è completamente sicuro: non brucia, non è tossico e è anche biodegradabile, a differenza dei tradizionali refrigeranti come il freon.

      Quanto è importante per la Russia

      Lo sviluppo di tecnologie nazionali di raffreddamento a liquido rappresenta un passo importante verso la sovranità tecnologica. Fino ad ora, tali soluzioni erano principalmente fornite dall’estero, ma ora le aziende russe potranno dotare i propri data center di apparecchiature domestiche. Questo è particolarmente attuale alla luce dell’aumento della domanda di capacità per l’intelligenza artificiale e il machine learning.

      Come sottolinea Rosele, la Russia rientra in un ristretto gruppo di paesi che sviluppano questa tecnologia, insieme a USA e Cina. Nei prossimi anni, il raffreddamento a liquido potrebbe diventare un nuovo standard per i supercomputer e i grandi data center, e le innovazioni russe avranno la possibilità di consolidarsi non solo nel mercato interno, ma anche a livello internazionale.

      Silenzio, durabilità e prestazioni

      Oltre all’efficienza energetica, questa tecnologia presenta anche altri vantaggi. Un ambiente sigillato protegge l’attrezzatura da polvere, corrosione e variazioni di temperatura, prolungandone la durata. Inoltre, il sistema permette di overcloccare processori e schede grafiche senza il rischio di surriscaldamento, un aspetto critico per l’addestramento di reti neurali che richiedono enormi risorse di calcolo.

      L’avvio della produzione in serie di questi server potrebbe modificare radicalmente il panorama del mercato IT russo. In primo luogo, le aziende specializzate in AI e Big Data avranno accesso a soluzioni più efficaci ed economiche. In secondo luogo, si ridurrà la dipendenza dall’hardware importato, elemento particolarmente importante in un contesto di sanzioni. In terzo luogo, la sostenibilità ambientale della tecnologia la rende promettente per i data center "verdi", in linea con il trend globale di riduzione dell’impronta di carbonio.

      Se Rostec riuscirà a scalare la produzione e a offrire prezzi competitivi, le innovazioni russe potrebbero conquistare una quota significativa non solo nel mercato domestico, ma anche sui mercati esteri, dove la domanda di soluzioni energeticamente efficienti per i data center è in crescita. Forse, tra qualche anno, vedremo i server russi con raffreddamento a liquido diventare un soggetto di esportazione.

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